Resto di Supernova
Nebulosa del Granchio
La Nebulosa del Granchio è catalogata come M1, è nota per essere un resto di supernova, una nube in espansione di detriti causata dall'esplosione di una stella massiccia. La luce di quella catastrofe stellare è stata testimoniata dagli astronomi cinesi nell'anno 1054. Composta da 24 esposizioni prese tra il mese di ottobre del 1999, gennaio 2000 e il dicembre 2000, questo mosaico del telescopio spaziale Hubble si estende circa dodici anni luce. I colori nei filamenti intricati tracciano la luce emessa dagli atomi di idrogeno, ossigeno e zolfo nella nube di detriti. La bagliore interno nello spettro blu è emessa da elettroni ad alta energia accelerate dalla pulsar nel centro della nebulosa. La Nebulosa del Granchio si trova a circa 6.500 anni luce di distanza nella costellazione del Toro.
Supernova Remnant Crab Nebula
The Crab Nebula is cataloged as M1, is now known to be a supernova remnant, an expanding cloud of debris from the death explosion of a massive star. Light from that stellar catastrophe was first witnessed by astronomers on planet Earth in the year 1054. Composed of 24 exposures taken in October 1999, January 2000, and December 2000, this Hubble Space Telescope mosaic spans about twelve light years. Colors in the intricate filaments trace the light emitted from atoms of hydrogen, oxygen, and sulfur in the debris cloud. The spooky blue interior glow is emitted by high-energy electrons accelerated by the Crab's central pulsar. The Crab Nebula lies about 6,500 light-years away in the constellation Taurus.
Credits: NASA, ESA, J. Hester, A. Loll (ASU)
Pulsar della Nebulosa del Granchio
Al centro della nebulosa si trova una stella Pulsar, una stella di neutroni 28-30 km di diametro con una velocità di rotazione di 30,2 volte al secondo, che emette impulsi di radiazione dai raggi gamma alle onde radio. Raggi X e raggi gamma sono energie superiori a 30 keV. La Nebulosa del Granchio è in genere la più forte fonte persistente nel cielo, con un flusso misurato che supera i 10 TeV. La radiazione della nebulosa permette lo studio dettagliato dei corpi celesti che occulta. Per saperne di più...
At the center of the nebula lies the Crab Pulsar, a neutron star 17–19 miles across with a spin rate of 30.2 times per second, which emits pulses of radiation from gamma rays to radio waves. At X-ray and gamma ray energies above 30 keV, the Crab Nebula is generally the strongest persistent source in the sky, with measured flux extending to above 10 TeV. The nebula's radiation allows for the detailed studying of celestial bodies that occult it. More info...
Resto di supernova
Un resto di supernova è il materiale lasciato dalla gigantesca esplosione di una supernova. Questo può accadere in due modi: quando una stella molto massiccia termina il suo combustibile nucleare, e collassa su se stessa sotto l'azione della propria forza di gravità, oppure quando una nana bianca accumula abbastanza materiale da una stella compagna da raggiungere la massa critica e fa la stessa fine. In entrambi i casi, l'esplosione risultante espelle con molta forza la maggior parte o forse tutta la materia che componeva la stella. Per saperne di più...
La Supernova 1604, conosciuta anche come la Supernova di Keplero, fu una supernova esplosa nella nostra galassia, la Via Lattea, in direzione della costellazione dell'Ofiuco. È al momento l'ultima supernova ad essere stata osservata nella nostra galassia, e si trovava ad una distanza di non più di 20.000 anni luce dalla Terra. Image Credit: NASA
Supernova 1604, also known as Kepler's Supernova, Kepler's Nova or Kepler's Star, was a supernova of Type Ia that occurred in the Milky Way, in the constellation Ophiuchus. Appearing in 1604, it is the most recent supernova in our own galaxy to have been unquestionably observed by the naked eye, occurring no farther than 6 kiloparsecs or about 20,000 light-years from Earth. Image Credit: NASA
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