Avvicinamento a Giove
Questa vista del polo sud di Giove con colori intensi è stata creata dallo scienziato Gabriel Fiset utilizzando i dati dello strumento JunoCam sulla navicella Juno della NASA. Delle tempeste ovali punteggiano le larghe formazioni di nuvole. Avvicinandosi al polo si notano turbolenze disposte nelle fasce di Giove e nelle zone di transizione dentro a gruppi di strutture filamentose disordinate, con flussi d'aria che somigliano a corde giganti ingarbugliate.
L'immagine è stata scattata l' 11 dicembre 2016 alle 9.44 a PST (12.44 EST), da un'altitudine di circa 52.200 km sopra le bellissime nuvole del pianeta.
Approaching Jupiter
This enhanced color view of Jupiter's south pole was created by citizen scientist Gabriel Fiset using data from the JunoCam instrument on NASA's Juno spacecraft. Oval storms dot the cloudscape. Approaching the pole, the organized turbulence of Jupiter's belts and zones transitions into clusters of unorganized filamentary structures, streams of air that resemble giant tangled strings.
The image was taken on Dec. 11, 2016 at 9:44 a.m. PST (12:44 p.m. EST), from an altitude of about 32,400 miles above the planet's beautiful cloud tops.
Image Credit:NASA / Gabriel Fiset, PIA21390
Missione Juno
La sonda spaziale Juno, entrata con successo in orbita di Giove il 4 luglio 2016, entrerà per la prima volta sotto la fitta copertura delle nuvole di gas per rispondere alle domande sul pianeta gassoso e sulle origini del nostro sistema solare.
L'obiettivo primario di Juno è quello di rivelare la storia della formazione e dell'evoluzione di Giove. Utilizzando tecnologie di lunga durata su una navicella rotante posta in un'orbita polare ed ellittica, Juno osserverà la gravità e i campi magnetici di Giove, le dinamiche atmosferiche e la loro composizione ed evoluzione. Dati della missione:
Lancio - 5 Agosto 2011
Manovre nello spazio profondo - Agosto/Settembre 2012
Passaggio vicino alla Terra (fionda gravitazionle) - Ottobre 2013
Arrivo su Giove e entrata nella sua orbita - 4 Luglio 2016
Lasonda orbiterà intorno a Giove per 20 mesi (37 orbite totali)
Fine della missione (Caduta dentro Giove) - Febbraio 2018
The Juno spacecraft, which successfully entered the orbit of Jupiter on July 4, 2016, will for the first time peer below the dense cover of clouds to answer questions about the gas giant and the origins of our solar system.
Juno's primary goal is to reveal the story of Jupiter's formation and evolution. Using long-proven technologies on a spinning spacecraft placed in an elliptical polar orbit, Juno will observe Jupiter's gravity and magnetic fields, atmospheric dynamics and composition, and evolution. Mission Events
Launch - August 5, 2011
Deep Space Maneuvers - August/September 2012
Earth flyby gravity assist - October 2013
Jupiter arrival and orbit insertion - July 4, 2016
Spacecraft will orbit Jupiter for 20 months (37 orbits)
End of mission (deorbit into Jupiter) - February 2018
Giove
Giove è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole ed il più grande di tutto il sistema planetario: la sua massa corrisponde a 2,468 volte la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme.
Giove ha una composizione simile a quella del Sole: infatti è costituito principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altri composti, quali ammoniaca, metano ed acqua.
L'atmosfera esterna è caratterizzata da numerose bande e zone di tonalità variabili dal color crema al marrone, costellate da formazioni cicloniche ed anticicloniche, tra le quali spicca la Grande Macchia Rossa. La rapida rotazione del pianeta gli conferisce l'aspetto di uno sferoide schiacciato ai poli e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un'estesa magnetosfera. Per saperne di più...
Jupiter
Jupiter is the fifth planet from the Sun and the largest in the Solar System. It is a giant planet with a mass one-thousandth that of the Sun, but two and a half times that of all the other planets in the Solar System combined.
Jupiter is primarily composed of hydrogen with a quarter of its mass being helium, though helium comprises only about a tenth of the number of molecules. The outer atmosphere is visibly segregated into several bands at different latitudes, resulting in turbulence and storms along their interacting boundaries. A prominent result is the Great Red Spot, a giant storm that is known to have existed since at least the 17th century when it was first seen by telescope. Because of its rapid rotation, the planet's shape is that of an oblate spheroid (it has a slight but noticeable bulge around the equator). More info...
I quattro satelliti maggiori di Giove, scoperti da Galileo Galilei sono chiaramente visibili dalla Terra anche tramite piccoli telescopi. Si tratta di Io, Europa, Ganimede e Callisto; sono comunemente noti come satelliti medicei. Ganimede, in particolare, è così luminoso che se non si trovasse vicino a Giove sarebbe visibile anche ad occhio nudo, di notte, nel cielo terrestre. La prima osservazione di questi satelliti da parte di Galileo risale al 7 gennaio 1610. Per saperne di più... Image Credit: NASA
The Galilean moons are the four largest moons of Jupiter — Io, Europa, Ganymede, and Callisto. They were first seen by Galileo Galilei in January 1610, and recognized by him as satellites of Jupiter in March 1610. They are the first objects found to orbit another planet. Their names derive from the lovers of Zeus. More info... Image Credit: NASA
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