Astronomia Inclusiva: tra le innumerevoli attività del Circolo Astrofili Veronesi, in occasione dell'anniversario della nostra fondazione nel 2017, quella che ha riscosso parecchia emozione ed interesse è stata sicuramente “Vedere il cielo con le mani”. Nata da una domanda di Giovanni, un amico non vedente, siamo riusciti a mettere insieme 6 attività.
Grazie all'aiuto di mia moglie Cristina e di Riccardo, che ci ha fornito i modelli 3D di Luna, Marte e Terra, siamo riusciti a coinvolgere in una esperienza speciale, giovani e meno giovani non vedenti.
Tutti noi abbiamo vissuto un'esperienza speciale; commovente osservare nei loro visi e nelle loro parole lo stupore e la gioia che hanno provato nelle attività proposte. La stessa nostra gioia, quando con lo sguardo ci immergiamo con gli occhi nell’infinità maestà del cielo.
Obiettivi: Portare i partecipanti a contestualizzare la rotazione della Terra e il movimento apparente della sfera celeste attraverso la diversa posizione delle costellazioni sulle tavole. Riconoscere al tatto le differenti forme delle costellazioni, le differenti luminosità delle stelle. Ricordare la stella principale della costellazione spiegata.
Età: Qualsiasi
Durata: 20 minuti
Materiale: 6 Tavole delle costellazioni Toshimi Taki, rappresentanti tutto il cielo dell'emisfero boreale. Con stelle in rilievo, segnate con delle perline più o meno grandi in base alla loro luminosità e collegate con un filo di lana per disegnare le principali costellazioni
Passo 1: Presentare ai partecipanti le tavole e lasciare che le tocchino
Passo 2: Mostrare come localizzare la stella polare attraverso la sua posizione sulle tavole
Passo 3: Partire dalla tavola raffigurante il cielo del mese in prima serata
Passo 4: Aiutare a localizzare le costellazioni del mese partendo dalla stella polare
Passo 5: Spiegazione delle costellazioni: principali stelle, mitologia...
Passo 6: Spiegazione, con l'aiuto del mappamondo, la rotazione terrestre e il movimento apparente del cielo
Passo 7: Mostrare la tavola successiva con le costellazioni spostate di 4 ore
Passo 8:Aiutare a localizzare le costellazioni partendo dalla stella polare
Passo 9: Esplorare la tavola e riconoscere le costellazioni precedenti e il loro spostamento
Analizziamo:
Prendere le diverse tavole e disporle sul tavolo:
Quale costellazione ti è piaciuta di più?
Quale costellazione riesci a riconoscere?
Che cosa ti fa ricordare/immaginare il disegno della costellazione?
Le figure rappresentate nelle costellazioni richiamano storie dei miti delle varie culture. Hai qualche storia da raccontare?
SISTEMA SOLARE
Obiettivi: Portare i partecipanti a contestualizzare le diverse dimensioni e le rispettive proporzioni tra i pianeti e il Sole, tra i pianeti terrestri e i pianeti gassosi. Evidenziare le distanze tra i vari pianeti.
Età: Qualsiasi
Durata: 20 minuti
Materiale: 10 Sfere di polistirolo e altri materiali raffiguranti gli otto pianeti del Sistema Solare, la Luna e il nano pianeta Plutone
Preparazione: La proporzione seguita per la realizzazione dei pianeti è la scala di 1 cm:2800 km. Con questa scala il Sole avrebbe un diametro di 5 metri e Giovedi 50 cm. Mentre per le distanze dei vari pianeti si è preso un'altra scala: (1 metro:1 unità astronomica). Con questa scala il Sole sarebbe una pallina di 9mm.
Passo 1: Spiegazione della dimensione del Sole, una stella, nella proporzione 1 metro:1 unità astronomica che corrisponde a una sfera di 5 metri di diametro
Passo 2: Realizzata la dimensione del Sole in questa scala, dare in mano al partecipante la sfera della Terra. Spiegazione del pianeta
Passo 3: Realizzata la differenza di dimensione tra stella e pianeta in questa scala, il partecipante tiene in una mano la Terra: dare al partecipante la Luna. Spiegazione della Luna
Passo 4: Il partecipante tiene in una mano la Terra: dare al partecipante nell'altra mano il pianeta Mercurio. Spiegazione del pianeta
Passo 5:Il partecipante tiene in una mano la Terra: dare al partecipante nell'altra mano il pianeta Venere. Spiegazione del pianeta
Passo 6:Il partecipante tiene in una mano la Terra: dare al partecipante nell'altra mano il pianeta Marte. Spiegazione del pianeta
Passo 7: Proseguire allo stesso modo con i pianeti gassosi. Spiegare la differenza tra pianeti rocciosi e gassosi
Al termine dei pianeti gassosi, dare al partecipante il pianeta Plutone. Spiegazione del pianeta
Analizziamo:
Prendere le sfere dei vari pianeti e disporle sul tavolo:
Quale percezione di grandezza ti ricordi?
Quali pianeti hanno gli anelli?
Quale pianeta ti ha affascinato di più?
Perché sono importanti alcune lune di Giove e di Saturno?
DIMENSIONI DELLE STELLE
Obiettivi: Portare i partecipanti a contestualizzare le diverse dimensioni e le rispettive proporzioni di alcune stelle rispetto al Sole, e tra loro
Età: Qualsiasi
Durata: 20 minuti
Materiale: 10 Sfere di polistirolo e altri materiali raffiguranti una diecina di stelle
Preparazione: La proporzione seguita per la realizzazione è la scala 1 mm:1.391.000 km (diametro medio del Sole). Questo per permettere di contenere le dimensioni delle altre stelle
Passo 1: Spiegazione del Sole, spiegazione di che cos'è una stella, e dare la pallina di 1 mm (Grandezza del Sole)
Passo 2: Realizzato la dimensione del Sole in questa scala, la dimensione di un pianeta, della Terra, sono impercettibili. Introdurre l'evoluzione finale di questi tipi di stelle (nana bianca)
Passo 3: Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Sirio. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella Sirio introducendo le dimensioni diverse tra le stelle
Passo 4: Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Aldebaran. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella Aldebaran introducendo i diversi colori delle stelle
Passo 5:Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Mirfak. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella Mirfak introducendo l'evoluzione finale di questi tipi di stelle (supernova)
Passo 6: Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Polare. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella Polare introducendo la tipologia delle stelle doppie
Passo 7:Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Rigel. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella Rigel e delle supergiganti blu
Passo 8:Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Almak. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella Almak e dei sistemi multipli
Passo 9: Il partecipante tiene in una mano il Sole: dare al partecipante la sfera successiva della stella Y Cani da Caccia. Comparazione delle dimensioni delle due stelle. Spiegazione della stella denominata da Angelo Secchi "La Superba"
Passo 10: Il partecipante tiene in una mano il Sole: spiegare al partecipante che la stella più grande conosciuta è la stella UY della costellazione Scudo con un diametro di 1708 milioni di km. Con questa scala sarebbe una sfera di 1,7 metri. Attualmente la più grande stella nella Via Lattea e nell'Universo. Se posta al centro del nostro sistema solare, la superficie della stella avrebbe inghiottito Giove arrivando a 1 UA da Saturno.
Analizziamo:
Prendere le sfere delle varie stelle e disporle sul tavolo, lasciarle toccare dal partecipante:
Quale percezione di grandezza ti ricordi?
Quale stelle ti ricordi? Perché?
Come immagini si possano vedere al telescopio queste stelle? Spiegare perché si vedono sempre puntiformi.
Il nostro corpo umano è basato sul carbonio. Dove lo troviamo nell'Universo? Spiegare il processo di reazione nucleare dei vari elementi della tabella periodica.
MODELLI 3D
Obiettivi: Portare i partecipanti a contestualizzare le diverse caratteristiche del suolo dei vari pianeti
Età: Qualsiasi
Durata: 20 minuti
Materiale: Modelli in 3D di pianeti e luna del sistema solare. Modello 3D della radiazione cosmica di fondo da dati Plank
Preparazione: Al momento sono stati creati i modelli di Luna, Marte e Terra con disegni messi a disposizione dalla Nasa. I modelli attuali sono stati realizzati e offerti grazie alla collaborazione del nostro amico Riccardo Marcolungo dello studio Stampa3DVerona. Dopo alcuni test, la dimensione migliore per la sfera è stata trovata intorno ai 20/25 cm di diametro. Più grandi sono ingombranti e più piccoli i dettagli sono confusi. Per il modello 3D dell'universo bambino sono stati usati i dati del telescopio spaziale Plank messi a disposizione in questo link
Passo 1: Prendere il modello 3D della Terra. Lasciare che il partecipante lo tocchi e ne prenda familiarità
Passo 2: Spiegazione dei vari continenti. Acquisizione da parte del partecipante della loro forma e posizione nel globo
Passo 3: Prendere il modello 3D della Luna. Lasciare che il partecipante lo tocchi e ne prenda familiarità
Passo 4: Spiegazione della superficie lunare: mari, montagne e crateri
Passo 5:Prendere il modello 3D di Marte. Lasciare che il partecipante lo tocchi e ne prenda familiarità
Passo 6: Spiegazione della superficie di Marte e le sue caratteristiche. Localizzare sulla sfera il Monte Olimpo e la Valles Marineris e spiegare le loro caratteristiche
Passo 7: Prendere il modello 3D dell'universo bambino. Lasciare che il partecipante lo tocchi e ne prenda familiarità
Passo 8: Spiegazione della teoria del Big Bang e la sua espansione. Spiegazione della radiazione cosmica di fondo e la raffigurazione del modello 3D.
Analizziamo:
Prendere i modelli 3D e disporli sul tavolo, lasciarle toccare dal partecipante:
Riconosci quale pianeta si tratta?
Quale modello ti ha affascinato di più? Perché?
Perché la Luna è piena di crateri mentre la Terra no?
IMMAGINI TATTILI
Obiettivi: Portare i partecipanti a contestualizzare le diverse immagini dei telescopi spaziali raffiguranti il Sole, la nebulosa del Granchio, Eta Carina e la galassia Vortice
Età: Qualsiasi
Durata: 20 minuti
Materiale: Immagini con zone opportunamente zigrinate tattili dei telescopi spaziali con spiegazione e legenda in braile. Da procurare inviando richiesta a Chandra -NASA al seguente indirizzo: http://chandra.si.edu/edu/fettutactile.html
Preparazione: Una volta arrivate incollare i poster su delle tavole di polistirolo per facilitare l'utilizzo. Scaricare allo stesso indirizzo i PDF con le spiegazioni e volendo anche l'audio delle varie attività.
Prendere i pannelli tattili e disporli sul tavolo, lasciare che il partecipante li riconosca:
Riconosci i vari pannelli?
Quale di questi ti ricordi e ti ha affascinato di più? Perché?
Spiegare che questi oggetti sono sospesi nello spazio buio e la loro luce arriva fino a noi dopo un viaggio lunghissimo in termini di spazio e tempo
Quando osserviamo il cielo, guardiamo il passato: la nebulosa del Granchio un resto di supernova osservata nel 1054 d.C. Ma l'esplosione in realtà era avvenuta circa 6500 anni prima (circa 5440 a.C)
METEORITI
Obiettivi: Portare i partecipanti a toccare con le proprie mani alcune meteoriti e capire le diverse tipologie
Età: Qualsiasi
Durata: 20 minuti
Materiale: Materiale proveniente dalla collezione privata dell'Osservatorio Astronomico Monte Baldo e del Circolo Astrofili Veronesi
Preparazione: Posizionare su alcuni tavoli le meteoriti dividendole per categoria